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Allenare la fiducia in se stessi

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Io sono fermamente convinto che come esseri umani siamo in costante evoluzione e per questo possiamo migliorarci continuamente, anche nelle più piccole cose.

Credere in se stessi, nelle proprie potenzialità, nel proprio valore è un importante supporto per lo sviluppo personale.
Permette di:

  • essere abile a rispondere a quello che accade
  • condizionare al meglio la realtà in modo da produrre i risultati che si desiderano
  • rimanere se stessi nonostante le pressioni che si ricevono e che potrebbero portare a negare aspetti di sé.

L’opinione che hai di te condiziona tutti i tuoi comportamenti.

Ti propongo un piano di 9 esercizi per allenare il senso di fiducia nelle tue possibilità. Puoi completarli un po’ alla volta, prendendoti il tempo di riflettere e di integrarli giorno dopo giorno.

1.Inizia da te

Inizia da te!
Nessuna opinione su te stesso conta più della tua. Fai dipendere il tuo benessere e la tua realizzazione da te prima che da chiunque altro.

Individua le tue caratteristiche, le tue qualità, le tue unicità.

Prenditi del tempo e fai un elenco delle cose che ti piacciono di te, che consideri uniche e speciali.

Dopo aver compilato la lista, rileggila e, al termine, ripeti ad alta voce a te stesso “io valgo”.

2.Individua i tuoi bisogni vitali

Pensaci, di cosa hai bisogno?
Senza entrare nella teoria dei bisogni di Maslow, vorrei che individuassi i tuoi bisogni in base a quanto sono rilevanti e importanti per te.
Esistono bisogni primari, secondari, condizionati e falsi bisogni.
I bisogni primari: identificano quelle tue spinte interne che hanno un valore profondo per vivere una vita piena e soddisfacente. Individuarli ti permette di entrare in contatto con te stesso. E’ utile riconoscerli e investire sulla loro soddisfazione attraverso la costruzione di una strategia adeguata e di lungo periodo.
I bisogni secondari: sono quei bisogni che ti generano un senso di appagamento, ma la cui soddisfazione non è un presupposto indispensabile per il raggiungimento di un senso di soddisfazione, realizzazione e pienezza. Bisogni che è utile conoscere, per dargli il giusto peso e sodisfarli in un’ottica di gratificazione personale.
I bisogni condizionati: identificano quei bisogni di riconoscimento, di appartenenza, di conferma. Bisogni condizionati dal mondo esterno e portati spesso sul mondo dei social. Sono quei bisogni che è utile riconoscere per comprendere in che misura possono essere soddisfatti riconducendoli alla vita di tutti i giorni, non demandali solo all’interazione sui social.
I Falsi bisogni: sono quei bisogni derivati dall’esposizione sui social network che porta ad introiettare aspettative verso se stessi falsate perché non contribuiscono in alcun modo alla realizzazione personale. Sarebbe utile lasciarli andare o comprendere a quale altro bisogno primario si collegano.

In base a questa classificazione identifica i tuoi bisogni. Costruisciti una griglia a quattro quadranti, riportando sull’asse orizzontale le tue aspettative, suddividendole in naturali e acquisite, e sull’asse verticale quanto le ritieni “necessarie” per te e per la tua soddisfazione personale, suddividendole in necessarie e non necessarie. Adesso fai una lista di tutte le tue aspirazioni e distribuiscile nei 4 quadranti.
In questo modo avrai una mappa dei tuoi bisogni.
Il quadrante A: individua tutti quei bisogni la cui soddisfazione è cruciale per la tua realizzazione e soddisfazione personale.
Il quadrante B: individua quei bisogni che derivano dal condizionamento esterno, dall’interazione sociale, dall’utilizzo dei social e poi introiettati.
Il quadrante C: individua quei bisogni personali la cui soddisfazione genera piacere ma da cui non dipende il senso di soddisfazione personale.
Il quadrante D: individua quei bisogni che portano benefici solo temporanei e non collegati alla realizzazione di sé.

Se vuoi vivere una vita sana e consapevole, riconosci i tuoi bisogni e investi in quelli cruciali per la tua realizzazione.

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3.Esplora la tua situazione attuale

Ti capita di avvertire un senso di malessere, di insoddisfazione, di frustrazione?
Non sai bene cosa ti genera queste sensazioni?
Ti propongo di fare un’analisi accurata delle diverse aree della tua vita per individuare cosa funziona e dove ci sono criticità, disagi o ambiti di miglioramento.

Per ciascuna delle aree, poniti le seguenti domande:

Io

  • Come mi valuto?
  • Di cosa vado fiero?
  • Quali sono le mie aree da migliorare?

La mia vita

  • Sono soddisfatto della mia vita ?
  • Quali sono gli aspetti che più mi soddisfano?
  • Mi sento apprezzato dalle persone che fanno parte della mia sfera personale?

Il mio lavoro

  • Mi piace il mio lavoro?
  • Quali sono gli aspetti del mio lavoro che più mi soddisfano?
  • Quanto spazio occupa il mio lavoro nella mia vita?
  • Quanto faccio dipendere l’immagine di me stesso dal successo che ho nel lavoro?

Le mie relazioni

  • Ho relazioni amorose soddisfacenti?
  • Ho relazioni di amicizia soddisfacenti?
  • Quanto mi sento apprezzato dalla mia famiglia?
  • Quanto faccio dipendere l’immagine di me stesso dagli altri?
  • Come mi relaziono con le persone che fanno parte della mia vita?

Futuro

  • Ho progetti per futuro?
  • Investo in questi progetti?
  • Mi riconosco le capacità di realizzare questi progetti?

Avrai così una fotografia più ampia di te oggi.

4. Costruisci il tuo livello di consapevolezza

La consapevolezza è il presupposto indispensabile della tua autostima. La consapevolezza di te, della tua realtà, di come interagisci con essa.
La consapevolezza è determinante per le tue scelte. Svilupparla permette di agire in modo coerente con chi sei tu oggi.
La consapevolezza non è un blocco granitico immutabile nel tempo, può essere ampliata, rafforzata e utilizzata.

  1. Individua una situazione in cui hai pensato di non avere le risorse per fronteggiarla positivamente ed hai pensato di non farcela.
    Descrivila. Descrivi le emozioni che hai provato, i pensieri che hai fatto e i giudizi hai emesso su te stesso. Come ti sei comportato in quella situazione e cosa riconosci di ricorrente.
  2. Individua una situazione in cui ti sei sentito al meglio delle tue possibilità e ti sei sentito pieno di energia e al meglio delle tue possibilità.
    Descrivila. Descrivi le emozioni che hai provato, i pensieri che hai fatto, come ti sei comportato in quella situazione e cosa riconosci di ricorrente.

L’obiettivo di questo esercizio è quello di entrare in contatto con te stesso sul piano cognitivo, emotivo e comportamentale per agire in maniera consapevole. A fronte di situazioni in cui ti sei sentito non adeguato, centrato ed efficace, ce ne sono molte altre in cui hai agito al meglio delle tue possibilità, hai messo in campo le tue migliori risorse. Sei stato efficace.
Individuale, abbracciale, ricordale.
Possono essere la fonte della tua autoefficacia e della tua autostima.

La consapevolezza è una tua grande risorsa.

5. Individua i tuoi successi

Adesso è tempo di concentrarti sull’intero arco della tua vita per individuare le situazioni in cui ti sei sentito efficace, soddisfatto e realizzato.
Capiterà anche a te di concentrarti sugli obiettivi ancora da raggiungere, sulle cose non fatte, su quelle volte in cui non ce l’hai fatta.
Concentrarti soltanto sugli insuccessi e su quello che ancora manca, rappresenta una trappola che va a minare la stima che hai di te stesso.

Individua tutti gli eventi significativi e di successo della tua vita; distribuiscili cronologicamente lungo una linea temporale, posizionandoli più in alto o più in basso, sulla base del livello di soddisfazione che hai provato.
Questo esercizio ti darà la visione immediata di come sta evolvendo la tua vita e quali sono stati i passaggi importanti nel corso degli anni. Ti permette di osservare se la direzione che stai prendendo è quella che realmente desideri e che realmente ti soddisfa.

6. Individua la tua domanda potente

Le domande sono uno strumento utile, efficace e potente per aprire nuove prospettive, nuove finestre e nuovi punti di vita sul mondo intorno a te e su te stesso.

La domanda potente permette di rivolgerti a te stesso, comprendere cosa ti accade e individuare cosa vuoi.

Le domande che permettono di riportare il focus su di te sono:

  • Cosa voglio realmente?
  • Qual è il mio bisogno?
  • Come posso fare per…?

7. Riconosci il tuo giudice interno e ristrutturalo

  1. Individua un errore che hai commesso recentemente e rispondi a queste domande:Quali critiche hai rivolto a te stesso in questa situazione?
    Critichi il fare (il comportamento) o l’essere (la persona)?
    Ti colpevolizzi?
    Ti accusi?
    Apprendi dai tuoi errori per evitare di commetterli in futuro?I giudizi che emetti su di te, ti condizionano in tutto ciò che fai. Riconoscerli ti permette di comprendere che origine hanno e di lasciarli andare quando non sono fondati.

Sei il supervisore rigoroso?
Sei il critico più duro?
Sei li che aspetti di sbagliare?

A volte siamo noi i giudici più severi di noi stessi!

  1. Ora che hai individuato il tuo giudice interno, mettilo in discussione.
    1. Individua tutti i giudizi che emetti su te stesso e in quali situazioni lo emetti.
    2. Adesso metti in discussione i tuoi giudizi ponendoti le seguenti domande
      E’ proprio vero che…?
      Quali fatti non sto considerando?
      In quali situazioni posso affermare il contrario?Sono certo che potrai individuare esempi, situazioni e comportamenti in cui hai agito come volevi, in maniera funzionale, generando effetti positivi per te e le persone intorno a te.
      Questi fatti ti aiuteranno a mettere in discussione quei giudizi e a sostituirli con affermazioni più vicine alla realtà e più valorizzanti
    3. Ristruttura i tuoi giudizi, trasformandoli in affermazioni positive e più realistiche.
      Riprendi i giudizi che hai individuato in precedenza e per ciascuno dichiara qual è la verità:
      cosa vuoi dire a te stesso?

8. Scrivi la tua storia

Ho trovato molto potente questo esercizio, proposto da Laurie Hawkes, che consiste nel riscrivere la storia che ti racconti.
Raccontiamo delle storie.
Sempre.
Ad alta voce in modo consapevole. Spesso in silenzio a noi stessi.

La storia che ti racconti determina il tuo destino.

Procedi in questo modo:

  1. Riassumi tutti gli eventi più significativi della tua vita:
  2. Scrivi una storia collegando tutti gli avvenimenti che hai individuato.
  3. Tieni da parte la storia che hai scritto per qualche giorno
  4. Infine rileggila e se ti soddisfa lasciala così. Se non ti convince del tutto, modificala fino a renderle positiva, soddisfacente e potente.

È la tua storia. È la tua storia. È la fonte del tuo successo futuro.

9. Conosciti, ritrovati, accettati

A cosa serve tutto questo percorso?
A ritrovarti, a conoscerti meglio e ad accettarti.

Ritrova la magia di essere te stesso.
Riconquista la magia di accettarti, di rispettarti, di essere unico.
Rivivi la magia del tuo valore.

Rispettati.

Riconoscere, accettare e rispettare la tua unicità ti permette di alimentare la fiducia in te stesso.

Ricerca la tua unica, speciale e irripetibile bellezza.

Senti il potere del tuo valore.

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Luigi Poto
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Con questo blog voglio parlare al “potenziale” che è dentro di te: il lavoro che svolgo ha lo scopo di supportarti, di stimolarti e, allo stesso tempo, di darti uno schiaffo sulla faccia. Uno schiaffo che sappia di cura, di gentilezza, di cambiamento. Uno schiaffo che sappia di risveglio. Come quando la mattina apri gli occhi e inizi a guardare il mondo intorno a te e dentro di te con nuovi occhi.

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