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Come liberare il tuo potenziale in 6 mosse

Tutti i viaggi iniziano da un punto preciso, questo è il nostro punto di partenza:

Cosa accadrebbe se ripensassi a quando da bambino facevi dei sogni su cosa fare da grande?

Ricordi quando sognavi di diventare supereroe, medico, pompiere, astronauta, pilota?
Ricordi quando volevi diventare grande e realizzare quel sogno?
Ricordi quando non vedevi l’ora di cominciare?

Il solo pensarci ti permette di tornare indietro nel tempo a quando un’ispirazione germogliava e cresceva solida dentro di te. Il solo pensarci ti permette di ricontattare quell’energia e quella spinta verso la vita. Il solo pensarci ti riporta quella sensazione di forza come se fosse ancora tutto possibile.

E chi ti dice che non lo sia?

E se il tuo passato ti avesse preparato proprio a questo?
E se tutto quello che hai fatto, sbagliato e migliorato ti dicesse che è proprio questo il momento?
E se la tua storia ti portasse il messaggio che è questo il momento per riprendere l’ispirazione, il sogno e il potenziale che quel bambino aveva tra le sue mani?

Probabilmente la difficoltà, l’isolamento, la crisi, ti hanno permesso di comprendere cos’è importante per te. Quindi…
è questo il momento.

E’ questo il momento perché lo hai preparato, atteso e raggiunto. E’ il momento di mettere in campo te stesso per ricominciare e realizzare i tuoi obiettivi. Hai già superato ostacoli, difficoltà, situazioni difficili e finalmente puoi rendere la tua vita orgogliosa di te… per te e per tutte le persone intorno a te!

Ma tutto questo non accadrà per caso. Avverrà perché scegli di farlo accadere. Scegli di impegnarti, scegli di allenarti, scegli di essere costante.
Il potenziale richiede proprio questo, risorse personali, costanza e allenamento. Hai le stesse potenzialità di quel bambino che sognava. Hai ancora la stessa ispirazione. Devi solo riacchiapparla.

In questo viaggio voglio essere anche concreto. Proprio per questo motivo ti proporrò #amanoamano degli spunti di riflessione e degli strumenti da mettere in pratica…
…affinchè tu possa accendere il tuo potenziale.

Anche io, tutti i giorni, mi alleno a non lasciar andare l’ispirazione di quel bambino che sognava di viaggiare per il mondo.

Il viaggio inizia!

Che cos'è il potenziale

Immaginate una piantina appena nata, in un piccolo vaso. Promettente ma ancora piccola e fragile. Ha bisogno di cure. La innaffi, ti assicuri che abbia sufficiente luce, verifichi che il vaso sia adatto. Cresce, la sposti in un vaso più grande, controlli che non abbia parassiti. Sbocciano i primi fiori e quasi non sembra la stessa piantina che avevi comprato.
Il potenziale è come quella piantina, ci sono tutti i presupposti affinché diventi grande e fiorisca ma necessita di molte cure. Giorno dopo giorno. Dedicandogli le dovute attenzioni potresti ritrovarti un giorno a fare cose che mai avresti immaginato di poter fare.

Quando iniziai a occuparmi di formazione, in uno dei primi lavori, mi ritrovai, in modo non previsto, a dover fare una presentazione di fronte a 200 persone. Mi sembrava impossibile riuscirci. Ricordo benissimo il senso di terrore. La salivazione azzerata, il non sapere da dove iniziare, la paura del giudizio. Tremavo al solo pensiero di dover dire buongiorno.
Sono passati più di 20 anni e oggi mi trovo a parlare in pubblico quasi tutti i giorni ed è una aspetto cruciale del mio lavoro.

Credo che abbiamo molte più possibilità di quelle che spesso ci riconosciamo.

Una definizione per orientarsi

Il potenziale ha tanti aspetti, sfaccettature e manifestazioni. Dal mio punto di vista, possiamo cominciare con l’individuare due dimensioni del potenziale: una “interna” ed una “esterna”.
Potenziale è la capacità di trasformare l’insieme di competenze, abilità, aspirazioni in comportamenti concreti che producono risultati per sé e per le comunità a cui si appartiene (dimensione interna). La capacità di cogliere le opportunità che il contesto offre per tradurle in occasione di crescita e di realizzazione dei propri obiettivi (dimensione esterna).

I 4 aspetti del potenziale

Non mi piace parlare di intelligenza quando si parla di potenziale, credo che sia molto più di questo. O, per lo meno, esistono tante e diversi tipi di intelligenza ed è l’insieme delle stesse che ci permette di esprimerci e di realizzarci.
Ci sono, però, alcuni elementi che considero imprescindibili quando si parla di potenzialità:

  • Visione: capacità di immaginare il futuro che si vuole partendo da un’analisi attenta di sé e delle proprie qualità
  • Apprendimento: sviluppo delle conoscenze e delle competenze necessarie
  • Obiettivo e Strategia: avere chiaro cosa si vuole, prendere decisioni coerenti decisioni, definire un percorso concreto.
  • Relazioni: capacità di creare e mantenere relazioni interpersonali soddisfacenti, flessibilità, empatia

Molte altre definizioni e interpretazioni sono state fatte del potenziale umano. Molti anche gli strumenti che nel mondo sono stati messi a punto per valutare il potenziale di una persona e prevederne i comportamenti futuri. Anche io ne uso nel mio lavoro per rispondere alle esigenze delle organizzazioni con cui collaboro. Ma voglio partire da uno degli aspetti più difficili da valutare e prevedere al 100%: quanto tu hai voglia di investire sul tuo futuro e impegnarti in tal senso.

Quante volte ti è capitato di pensare che per poterti realizzare dovevi:

  • acquisire strumenti per essere più efficiente
  • saper gestire meglio il tempo
  • migliorare alcuni aspetti della tua comunicazione
  • fare l’ennesimo corso di formazione

Lo dico per esperienza.

Prima di tutto questo, per poter dare libera espressione alle tue abilità è necessario essere responsabile.

Il concetto di responsabilità, va oltre la definizione dello Zanichelli.

La responsabilità è:

  • pensare che la realizzazione dei tuoi obiettivi dipende principalmente da te
  • scegliere di agire per generare i risultati che desideri
  • agire da persona abile a rispondere a quello che accade
  • prendere degli impegni e portarli avanti

Senza dubbio, l’ambiente in cui ti muovi ti condiziona, ti influenza ed in alcuni casi in modo importante. Nessuno possiede la bacchetta magica, nemmeno tu. Spesso le cose sono molto più articolate di un lineare rapporto di causa-effetto. Tutto vero. Ma è altrettanto vero che adottando un atteggiamento responsabile hai molte più possibilità di realizzare ciò che vuoi.

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6 mosse per mettere in azione il tuo potenziale

Troverai qui 6 passi per allenare la tua abilità a rispondere e liberare il tuo potenziale.

  1. #Accresci la consapevolezza. Siediti comodo su una poltrona, prendi una lente d’ingrandimento e guarda il tuo mondo interno. Individua chiaramente quali sono le tue passioni, pensieri, emozioni. In cosa sei bravo, in cosa meno. Quali sono i tuoi valori. Osserva come ti accompagnano nella tua vita e nel tuo lavoro. Come li traduci in comportamenti concreti?
    Quando agisci modo coerente con i tuoi valori personali aumenta il tuo livello di motivazione personale. E sai qual è la cosa bella? Che la fonte di questa energia è dentro di te.
    Non possiamo essere quello che non vediamo. Le ricerche evidenziano che quando abbiamo chiaro chi siamo

    • aumenta la fiducia in noi stessi
    • siamo più creativi
    • si rafforza la capacità di portare a termine le cose,
    • abbiamo più autocontrollo
    • prendiamo decisioni più solide
    • costruiamo relazioni durature.

Allenamento 1:

    • quali sono i tuoi punti di forza?
    • di quale valore sei portatore?
    • cos’è importante per te?
  1. #Definisci il tuo obiettivo. E’ importante riservarti del tempo per riflettere su cosa vuoi veramente.
    Ti occorrono una penna, la tua musica preferita e il coraggio di scrivere la prima parola. Definisci in modo chiaro e dettagliato quello che vuoi realizzare, in quanto tempo vuoi farlo, cosa puoi fare, chi ti può aiutare per realizzarlo. Definire l’obiettivo ti aiuta a prendere una direzione coerente con le tue aspirazioni e abilità.
    Nel farlo ricorda di essere:

    • specifico
    • concreto
    • realistico
    • ambizioso

Scommetto che il solo fatto di aver dichiarato a te stesso quello che vuoi ti genererà una scarica di adrenalina e la voglia di agire.

Allenamento 2:

    • scrivi il tuo obiettivo concreto, specifico, ambizioso
    • descrivi i risultati concreti che vuoi raggiungere
  1. #Preparati al meglio. Mai detto fu più vero “Nessuno nasce imparato”. Crea la tua scatola delle competenze. Costruisci quelle che ti servono per fare quello che desideri. Studia, sperimenta, esplora. Fanne un impegno quotidiano.
    Da dove cominciare? Parti dalle tue abilità, da cosa sai fare meglio, dalle passioni, dai tuoi punti di forza. Individuali in modo preciso e pensa a come possono esserti d’aiuto rispetto al tuo obiettivo. Dai un indirizzo chiaro ai tuoi apprendimenti futuri.

Allenamento 3:

    • indica le competenze che devi rafforzare per realizzare il tuo obiettivo
    • definisci cosa puoi fare per acquisirla e con quali tempi
  1. #Affronta le tue paure. Tutti noi ne abbiamo. La paura è uno degli ostacoli più grandi da affrontare quando stiamo per metterci in marcia. Siamo fatti di emozioni. Quando abbiamo paura il corpo cambia. ci irrigidiamo, entriamo in uno stato di blocco, iniziamo a immaginare gli scenari peggiori. Come ti accennavo prima, ho dovuto affrontarne un po’ per arrivare a fare il lavoro che faccio. Ho compreso che alcune sono reali mentre altre sono il prodotto della nostra mente. Le paure ci fanno perdere la visione oggettiva delle cose. Ci concentriamo solo su un pezzo di realtà, dimenticando di guardare la “fotografia generale”.
    Cosa fare? Utilizza la paura come un’alleata. La paura ti fornisce delle informazioni su possibili rischi che stai per correre, ti parla dei tuoi timori. Utilizza al meglio queste informazioni.

Allenamento 4:

    • fai l’elenco delle tue principali paure rispetto all’obiettivo che ti sei dato
    • scrivi le cose peggiori che possono capitare se quello che temi si avvera
    • indica cosa puoi fare per evitare che accada
    • individua come puoi gestire al meglio lo scenario indicato, se accade
    • pensa a come puoi utilizzare l’accaduto a tuo favore
  1. # Sii un ribelle: Francesca Gino, nel suo libro “Talento ribelle” parla di come, molto spesso, il talento sia strettamente legato alla capacità di andare oltre le regole. In realtà, nella maggior parte dei casi, ci viene chiesto esattamente il contrario, di rispettarle. Le aziende e i contesti sociali a cui apparteni non amano il non rispetto delle regole. Bene e allora rispettale quando ti servono e infrangile quando costituiscono un freno. Cosa significa essere ribelle? Significa individuare modalità nuove e più creative per fare le cose e per generare risultati eccellenti. Molte delle persone che hanno raggiunto il successo o che hanno realizzato i propri sogni, hanno in comune quello che lei definisce un “Talento ribelle”.
    Essere ribelli vuol dire anche:
    • andare oltre le scelte comode
    • non conformarsi a quello che gli altri si aspettano da te
    • mettere in discussione lo status quo quando non ti premette di esprimerti al meglio
    • liberati dai pregiudizi su te stesso e sugli altri
    • credere che non ci siano limiti a quello che vuoi realizzare

Allenamento 5: Pensa a qualcosa che ancora non sei riuscito a fare. Quando è stata l’ultima volta che hai provato a farlo in modo diverso? Prendi un foglio di carta, prendi un cronometro e per 3 minuti scrivi tutto quello che ti viene in mente per farlo. Non escludere nulla, accogli ogni idea affiori nella tua mente.

  1. #Passa all’azione. Uno dei nemici nascosti dietro l’angolo è il rimandare.
    Ne parlo per esperienza, per tanto tempo ho atteso il famigerato momento giusto, l’incontro giusto o che tutto fosse perfetto. Ma questo momento non è mai arrivato.  Il rimedio. Agire!
    L’azione è come una medicina, porta enormi benefici:
    • rafforza l’autostima e la fiducia in te stesso
    • riduce l’ansia di non riuscire a portare a termine le cose
    • migliora la percezione che le cose sono realizzabili
    • riduce gli sprechi di tempo
    • aumenta la soddisfazione

Passa all’azione, scegli una prima cosa da fare e farla. Iniziando a fare concluderai di più e le tue qualità e abilità cresceranno.
…E non mollare. Non rinunciare dopo i primi tentativi.. Mollare ti lascia esattamente nella stessa situazione in cui sei. Se ti soddisfa benissimo. Se senti che manca ancora qualcosa alla tua realizzazione allora prova, riprova e prova ancora. Pensa a tutte le cose che sai fare oggi, dalle più semplici alle più complesse. Pensa a quanti tentativi hai fatto per riuscirci. Parlare, scrivere, andare in bici, guidare una macchina, apprendere una lingua, imparare ad usare un software, svolgere il tuo lavoro etc. Che cosa sarebbe successo se avessi mollato prima?

Allenamento 6:

    • le azione che vuoi fare
    • in che modo ti è utile per il tuo obiettivo
    • quando inizierai a farle

 

Riacchiappa l’ispirazione di quel bambino che è ancora dentro di te. Apri la porta alla tua abilità a rispondere e passa all’azione!
E tu che cosa pensi? Cos’altro puoi fare per liberare il potenziale?

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Luigi Poto
Luigi Poto

Con questo blog voglio parlare al “potenziale” che è dentro di te: il lavoro che svolgo ha lo scopo di supportarti, di stimolarti e, allo stesso tempo, di darti uno schiaffo sulla faccia. Uno schiaffo che sappia di cura, di gentilezza, di cambiamento. Uno schiaffo che sappia di risveglio. Come quando la mattina apri gli occhi e inizi a guardare il mondo intorno a te e dentro di te con nuovi occhi.

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