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Fallo e basta: 6 suggerimenti per smettere di rimandare!

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Poi lo farò. Deciderò domani. Non posso pensarci adesso.
Quante volte lo hai detto o pensato?

Non so dirvi quante volte l’ho detto o l’ho pensato io in passato. Sono stato campione mondiale nell’antica arte del procrastinare. Ho rinviato tutto quello che si poteva rinviare: cambiare casa, cambiare macchina, scegliere il corso da fare, porre fine ad una relazione che non andava, persino di prenotare le visite mediche. Sembrava una piaga che attaccava ogni cosa, scelte piccole e grandi, importanti o meno.
Ho aspettato il momento giusto per cambiare lavoro, per costruire il sito, per lanciare il blog. Ho aspettato il momento giusto per diventare il leader della mia vita.

Risultati?

  • Ho perso un sacco di tempo
  • Ho scarificato creatività, soddisfazione e voglia di fare
  • Ho spesso provato un senso di frustrazione legato al non riuscire a fare le cose

Adesso il paradigma è cambiato.
Cosa mi ha aiutato?

Contattare una parte di me, fino a quel momento nascosta e silenziosa, che sapeva come diventare leader di me stesso, smettere di seguire il caso e prendere in mano la mia vita.

Il mio leader interno mi ha sostenuto nell’attuare la strategia delle piccole azioni e andare nella direzione di ciò che realmente volevo fare. Ed è questo il percorso che voglio proporre in questo articolo, per fornirti degli spunti utili se ti ritrovi nella stessa situazione: la strategia del passare all’azione per tradurre in realtà la tua leadership innata.

Le cose che ho appreso in questi anni:

  1. Che delle volte è utile fermarsi a riflettere sulla scelta da prendere, la strategia da seguire e le risorse che servono. Fare un’analisi approfondita dei risultati che vuoi ottenere e come ottenerli. Avere un’idea chiara sul da farsi ti aiuta, qualunque progetto tu voglia realizzare.
  2. Altre volte, pur passando ore a pensare alla strada da prendere non si riesce a fare chiarezza dentro di noi. Si ha un’idea generale dell’obiettivo ma non si sa da dove cominciare.
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Passa all'azione.

Una lettura interessante che ti propongo è “L’arte di passare all’azione” di Gregg Krech. Troverai molti spunti utili.

Le tue idee non sono chiare?
Non disponi di tutte le informazioni?
Avverti ansia nel solo pensare di dover fare qualcosa?
Bene, proprio in questi casi, piuttosto che attendere e continuare a rimandare, agisci.
Sperimenta.
Scegli una prima cosa da fare e falla.

In altre parole…datti una mossa!
Non ti sto proponendo di fare una maratona se non hai corso in vita tua, sia chiaro.
Ti sto proponendo di iniziare con una piccola azione, qualunque essa sia: approfondisci, studia, fai ricerche, chiedi aiuto…
Un’azione che sia per te sostenibile e realizzabile subito.
Strada facendo le idee si chiariranno, la nebbia inizierà a dissolversi e vedrai con più chiarezza la direzione giusta da prendere.

Il risultato potrebbe non essere come lo immaginavi?
Può essere.

Nel peggiore dei casi, butta via tutto, comprendi cosa puoi migliorare e ricomincia daccapo. Avrai sbagliato e imparato. La lezione senza dubbio ti servirà per il passo successivo.

E per il solo fatto di aver agito, avrai già ottenuto dei vantaggi:

  • avrai più chiarezza sul tuo progetto o obiettivo
  • avrai mandato un messaggio importante al tuo cervello: “lo posso fare”
  • avrai provato delle emozioni che saranno la benzina per tue azioni future
  • avrai risvegliato il tuo leader interno

 

“L’azione non arriva dopo la comprensione, è una sua forma”
G. Krech

Quindi se hai una visione chiara, procedi. Se ancora non hai ben chiaro come fare, procedi lo stesso. Ci sarà sempre qualcosa che non hai previsto e che non sai come affrontare.

Qualche anno fa avevo incontrato Marta, la mia socia del Coaching Theatre e ci era venuta voglia di mettere insieme le nostre competenze per lavorare con le persone e le aziende. L’ispirazione ci aveva dato una scossa ma non sapevamo da dove cominciare. Scrivevamo e distruggevamo continuamente. Allora lavoravo ancora in azienda. E così mi venne l’idea. Stavo seguendo un progetto con un Team di vendita per il miglioramento delle performance. Proposi di fare una giornata per lavorare sull’empowerment del team con il teatro. E così portammo circa 25 persone a sperimentare come usare la comunicazione, l’energia personale e le emozioni per potenziare la vendita. Successo strepitoso. Il team nel giro di 30 giorni raddoppiò i risultati. Da allora è partita l’avventura.

I 6 demoni dell'inazione

Qui di seguito ho sintetizzato alcuni dei demoni personali che hanno il potere di immobilizzare il tuo leader interno:

  1. La paura. Amica di merenda in molte situazioni. Quando si presenta il corpo cambia, la salivazione si azzera, ti immobilizzi e immagini gli scenari peggiori.
  2. L’indecisione: le mille esitazioni e incertezze. Non sai che strada prendere. Non riesci a fare nessun passo, né avanti, né indietro e nemmeno di lato. Se l’obiettivo non è chiaro ancora meno lo sarà la strada da seguire
  3. Lo scoraggiamento. In altre parole, avvilimento, confusione, paralisi. Un demone sempre in agguato che porta con sé il senso di impossibilità. Risultato? La paralisi.
  4. Il perfezionismo. Puoi impedire di iniziare una cosa o di portarla a termine. Vuoi fare il progetto perfetto, la casa perfetta, scrivere l’articolo perfetto. Ma la perfezione esiste solo nella tua testa.
  5. La distrazione: il nostro cervello è bersagliato da tante distrazioni e stimoli esterni. Spostiamo costantemente l’attenzione da una cosa all’altra. C’è sempre qualcosa di più interessante, seducente e divertente da fare. E la mente va lì, sposta l’attenzione su qualcos’altro anziché su quello che dobbiamo fare.
  6. La difficoltà: il pensiero “ è troppo difficile”. A stabilire i confini di quello che è possibile o impossibile, facile o difficile è la tua mente. Sulla base della tua percezione di te stesso e del mondo, percepirai un diverso grado di difficoltà nel portare a termini i compiti che devi svolgere.

6 suggerimenti per smettere di rimandare

Cosa ti può essere d’aiuto per smettere di rimandare e prendere in mano la tua vita:

  • Riconosci pensieri ed emozioni: i pensieri sono ospiti inattesi che vengono a trovarti. A volte ti fa piacere e altre no. Quando ti ritrovi a procrastinare fermati a riflettere quali pensieri stai facendo. In alcuni casi i pensieri che fai minano l’energia e la motivazione. Sono pensieri negativi e bloccanti. I pensieri non vengono da soli ma portano con loro le emozioni. Si prendono a braccetto e ti accompagnano nelle tue scelte. Per esempio, ricorda l’ultima volta che hai pensato “non mi va di farlo” oppure “lo faccio domani”. Cos’hai provato in quell’occasione? Fastidio, noia o paura? E così, senza rendertene conto, quelle emozioni ti hanno portato a rimandare. Bastano 2 domande “cosa sto pensando ora” e “cosa sto provando”. Così facendo potrai creare un rapido collegamento a quello che accade dentro di te e arginare il rischio procrastinare.
  • Focalizzati sull’obiettivo. La vera differenza tra il passare all’azione e rimandare sta tutta lì, nelle emozioni. Spesso dietro la tendenza a rimandare si nasconde l’abitudine di prendere delle decisioni sulla base di quello che hai voglia o meno di fare ora. E dietro a questa modalità si nascondono proprio loro, le emozioni. Senza rendertene conto diventano i suggeritori delle tue azioni. Se sono piacevoli sarai, più facilmente, portato a fare quello che devi fare subito. Se sono spiacevoli avrai una maggiore probabilità di dire “lo faccio domani”. Bella fregatura. Sai perché? Se non hai voglia di farlo ora perché dovresti averne domani? E quindi, ancora una volta, ti troverai nella stessa identica situazione. Il cambiamento è passare da un approccio basato sulle emozioni ad uno basato sugli obiettivi. Ti aiuterà pensare che quel compito che tendi a procrastinare è necessario farlo non perché ti va ma perché è utile al tuo scopo. Così facendo le emozioni non scompaiono ma non ti bloccano.
  • Smettila di piangerti addosso. Autocommiserarti non ti porta da nessuna parte. L’atteggiamento vittimistico ti lascia esattamente nella stessa situazione in cui sei ora. Sia chiaro il vittimismo ti porta anche tanti vantaggi.
    Quali?

    • Ti consente di evitare di doverti impegnare
    • Ti permette di non affrontare le tue paure
    • Ti aiuta a prendere tempo

Molto più facile fare la vittima che assumersi la responsabilità di doversi mettere in azione.

  • Scegli dei piccoli passi. E’ facile concentrarsi su quello che manca, quello che non c’è o quello che non funziona. E’ facile usare questo per giustificare l’immobilità. E allora…fai del tuo meglio e fallo ora. Individua azioni che puoi svolgere da subito, che dipendono soltanto da te. Scegline una e comincia ora. Non avrai mai tutto quello che serve per avviare un nuovo progetto, le condizioni non saranno mai ideali. Fai del tuo meglio ora con le risorse che hai a disposizione. Non è perfetto? Avrai tutto il tempo per capire cosa cambiare.
  • Fissa delle scadenze. Se sai che tendi a rimandare quello che andrebbe fatto oggi, fissati delle date precise entro cui farlo. La pressione della scadenza imminente ti aiuterà a rimboccarti le maniche e metterti al lavoro. Ti permetterà, inoltre, di monitorare i tuoi progressi, i risultati che hai conseguito e quello che ancora va fatto. Ricordati di fissare delle scadenze sostenibili per te. Inutile dirti che svolgerai un compito in 2 giorni se sai già che hai bisogno di una settimana. Facendo così proveresti solo frustrazione per non esserci riuscito. Quindi fissa scadenze sostenibili per te.
  • Concediti delle ricompense: le ricompense sono di grande aiuto e sono uno stimolo per il cervello. Non c’è bisogno di pensare a premi roboanti. Basta una piccola ricompensa. Sapendo che un premio ti aspetta portando a termine dei compiti che ti sei dato, stimolerai la tua motivazione interiore. Le ricompense rappresentano una forma di riconoscimento per l’impegno ed il risultato conseguito. Una forma di gratitudine verso te stesso per avere portato a termine un impegno e di averlo fatto bene.

 

Quindi diventa leader della tua vita, smettila di rimandare, alzati da quella sedia e agisci!

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Luigi Poto
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Con questo blog voglio parlare al “potenziale” che è dentro di te: il lavoro che svolgo ha lo scopo di supportarti, di stimolarti e, allo stesso tempo, di darti uno schiaffo sulla faccia. Uno schiaffo che sappia di cura, di gentilezza, di cambiamento. Uno schiaffo che sappia di risveglio. Come quando la mattina apri gli occhi e inizi a guardare il mondo intorno a te e dentro di te con nuovi occhi.

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