Coaching Rock
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Togli il mantello da Batman per cambiare la tua vita

Quante volte hai pensato di voler cambiare qualcosa della tua vita e del tuo lavoro? Ma poi pensi, servirebbe Batman con i suoi superpoteri per poterci riuscire.

Da piccolo Batman era il mio idolo, a differenza di Superman, non aveva superpoteri particolari, non era sovraumano, ma aveva conoscenze scientifiche straordinarie, capacità investigative e abilità atletiche. Per non parlare di tutte le sue dotazioni, della batmobile, della batcaverna ipertecnologica e tutti i marchingegni innovativi che era in grado di tirar fuori dalla sua cintura.

Proprio quando pianifico rivoluzioni imminenti penso inconsapevolmente che servirebbero quelle straordinarie abilità e attrezzature.

Dovrei essere Batman

Cosa accade quando vogliamo cambiare?

Pensiamo “partirò dal prossimo lunedì” ma puntualmente ci ritroviamo ogni venerdì a dirci “questa settimana non ce l’ho fatta ma la prossima cambierà tutto”, “d’altronde mica sono Batman”.

La convinzione che servano abilità straordinarie o mezzi fuori dal comune spesso si accompagna all’idea di voler cambiare qualcosa della propria vita. Bisogna davvero essere Batman per cambiare?

Se ci fai caso il cavaliere mascherato è straordinariamente umano e capace di mettere in pratica le abilità che tutti possiedono attraverso allenamento e costanza.

E se ci fosse già un piccolo Batman dentro tutti noi, che ci aiuta cambiare la nostra vita?

In questo articolo vi accompagno a scoprire che non c’è bisogno di macchine supersoniche o di armi segrete per attivare quel cambiamento che desideri.

La rivoluzione è iniziare dalle piccole cose

Prendendo spunto da un libro che ho apprezzato molto “Tiny Habits: la rivoluzione a piccoli passi” ti propongo una sintesi che offre spunti per raggiungere i tuoi obiettivi e attivare il cambiamento che desideri attraverso la potenza delle piccole abitudini.

Semplici tecniche che ti offrono un’opzione completamente sotto il tuo controllo. Non una formula magica e universale, sia chiaro, perché ciascuno di noi è diverso e ciascuno ha i suoi obiettivi e le sue peculiarità. Unico tu e unica la strada che puoi percorrere.

 

Cambiare le tue abitudini è difficile? Forse ma non impossibile.

La strategia che ti propongo è basata sulle ricerche di BJ Fogg, esperto mondiale di studi sul comportamento umano, che nel libro, Tiny habits e molti altri, suggerisce passi e metodi a portata di mano per dare la svolta ai tuoi obiettivi.

 

Piccolo che diventa enorme.

 

“Non è essere Batman che ti rende un uomo degno, è esattamente il contrario”. Batman

 

Tutti vogliamo cambiare qualcosa, apprendere una lingua, dimagrire, cambiare lavoro, ridurre lo stress, diventare più creativi, meno indecisi, migliorare un rapporto personale. La lista potrebbe essere lunghissima.

Magari ci hai anche provato tante volte ma, come le altre, si è tradotto in un nulla di fa. Sei arrivato alla conclusione, che cambiare non è possibile, è troppo faticoso per te o che non disponi del carattere o della volontà necessario per farlo. Non hai super abilità.

Hai mai pensato che magari era il metodo a non essere adatto?

Un cambiamento sostenibile e di successo, richiede il giusto approccio che preveda strumenti che non siano frutto del caso. Richiede la pianificazione di nuove abitudini che sostituiscano le vecchie non utili.

Per farlo occorre prima di tutto:

  • smettere di criticarti
  • definire l’obiettivo
  • scomporre l’obiettivo in piccoli passi sostenibili
  • vivere l’errore come apprendimento e scoperta e non come fallimento
  • usare questi apprendimenti per aggiustare il tiro

“Da stanotte, combatteremo le idee con idee migliori”. Batman

Tieni a bada il tuo giudice interno

Ci provi, ci riprovi, fai fatica, le cose non vanno come immaginavi ed ecco che si presenta il tuo giudice interno. Il severo critico che è pronto a pungerti e attaccarti per darti la colpa del fallimento. Perché il giudice la mette giù in modo pesante, emette sentenze inappellabili che arrivano come fendenti appuntiti.

Non hai carattere, non hai le capacità, non hai la forza di volontà, non sei all’altezza. Affermazioni che fanno scattare il senso di colpa e che ti fanno gettare la spugna.

Quante volte le hai fatte a te stesso?

Individua il giudizio.

Distruggi il giudizio.

Trasforma l’esplorazione in possibilità.

Cambia lo stato d'animo

Cambi quando stai bene non quando stai male. Partendo da questa consapevolezza, ti propongo un esercizio per ricordare a te stesso di star bene.

Scrivi su un foglio “cambiare è più facile quando mi sento bene, non male”. Metti il foglio sullo specchio del tuo bagno o sul tuo frigorifero. Lascialo li.

Ripeti la frase ogni volta che la vedi.

Crea abitudini positive

Per attivare il cambiamento che desideri occorre creare abitudini positive e sostenibili, minuscole, che ti permettano di svilupparne ancora più grandi.

Azioni minuscole che possano essere introdotte nella tua giornata immediatamente. Abbandona la convinzione che se non si rivoluziona tutto e subito è meglio lasciar perdere. Accetta l’idea di un processo graduale che può portare cambiamenti significativi. Tutto ciò che cresce lentamente mette profonde radici.

“Come sempre, la risposta è da qualche parte nei dettagli”. Batman

I 3 elementi del comportamento umano

Fogg ha individuato, nel suo modello, 3 elementi alla base del comportamento umano. Tre elementi che nella loro interazione, determinano ogni azione, dalle più semplici, come lavarsi i denti, alle più complesse, come avviare una dieta. Un modello che permette di comprendere perché un comportamento si è verificato e come smettere di attribuirle a cause errate.

C = M A I

C: comportamento

=: lo attiviamo quando

M: motivazione

A: abilità

I: innesco

Quando la motivazione incontra la competenza, che determina l’abilità a fare una certa cosa, e c’è lo stimolo, il comportamento si attiva.

Per descrivere la formula, Fogg usa la metafora delle biciclette, descrivendo i comportamenti come delle biciclette che possono avere colore, modelli, forme differenti, ma il meccanismo alla base è lo stesso: pedali, movimento centrale, corona, catena e pignone.

Vale lo stesso per le azioni che compi, più alta è la motivazione, più è facile che attivi una determinata azione; appena arriva lo stimolo si attiva il comportamento. Quando la motivazione è scarsa, un comportamento si attiverà solo se è facile altrimenti si rinuncia in partenza. Più difficile è eseguire una certa azione più probabile è che non accada.

Se qualcuno ti chiede l’ora per strada, cosa fai? Probabilmente rispondi perché l’azione è semplice e non ti richiede un grosso sforzo. Se invece qualcuno ti chiedesse di accompagnarlo dall’altro capo della città, per accontentarlo, servirebbe una forte motivazione, si dovrebbe trattare di un caro amico in difficoltà o dovrebbero offrirti una somma notevole per farlo….

Più facile è un comportamento, più facile che si attivi e diventi un’abitudine.

Pensa all’abitudine di navigare su internet, dallo smartphone, la mattina appena sveglio. Suona la sveglia, prendi il telefono per spegnerla e passi immediatamente dopo su internet per navigare. Il passo è fatto. Passi un’ora a navigare senza accorgertene. Il comportamento è facilissimo e richiede il minimo sforzo.

Più il comportamento è facile, più lo ripeti, più lo consolidi facendolo diventare un’abitudine.

Conoscere, analizzare e padroneggiare il modello comportamentale, è la chiave per cambiare il comportamento, tuo e altrui.

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Come liberarti di un'abitudine negativa

L’approccio vale per ogni tipo di comportamento sia positivo che negativo. In questo esercizio ti propongo un modo per liberarti di un’abitudine indesiderata che limita la tua possibilità di cambiare.

  1. individua 3 abitudini di cui ti vuoi liberare. Cerca di essere il più specifico possibile. (es. smettere di mangiare cibi dolci a cena piuttosto di smettere di mangiare cibi dolci)
  2. per ogni abitudine cerca di individuare delle strategie per ridurre lo stimolo. Tutte quelle che ti vengono in mente. Se non te ne vengono, passa al passo successivo.
  3. per ogni abitudine pensa a tutte le possibili strategie per impedire il comportamento (abilità)
  4. per ogni abitudine pensa a varie strategie per ridurre la motivazione al comportamento.
  5. per ogni abitudine individua la soluzione migliore trovata per ciascun punto
  6. metti in pratica la soluzione

“Pensa come il nemico e fallo senza diventare il nemico”. Batman

La scimmia della motivazione

Ne hai mai sentito parlare?

La scimmia, gioca, salta, fa scherzi, urla, viene e poi se ne va.

A volte parti pieno di energia ma nonostante questo qualcosa non va. Forse si tratta della scimmia? La motivazione ti porta spesso a fissare obiettivi ambiziosissimi. A volte ti permette di raggiungere grandi traguardi ma altre ti abbandona via via alla prima occasione. Scappa via come una scimmia. E molli.

La motivazione, come la scimmia è inaffidabile. La scimmia ha sempre in serbo una serie di scherzi o trappole che ti fa quando meno te lo aspetti. Il paradosso è che quasi tutti sono convinti del contrario, che la motivazione sia il motore del cambiamento. È certamente una componente importante ma attenzione perchè ha una grande volubilità. La immagino come l’amico festaiolo e divertente, perfetto per accompagnarti ad una festa ma rischioso per farti dare un passaggio in aereoporto. Magari avendo fatto tardi la sera prima non si sveglia in tempo.

Da dove nasce la motivazione?

Possiamo individuare 3 elementi portati:

  • Il desiderio di fare una certa azione
  • Il beneficio che deriva dal compiere quell’ azione (o la punizione nel caso non la facessimo)
  • Il contesto in cui ci troviamo ad agire.

Un picco di motivazione ci può portare a compiere quella cosa importante purchè questa sia necessaria un’unica volta. Proteggere mio figlio da un pericolo in strada, eliminare i cibi spazzatura dalla dispensa etc. Scrivere una lettera di reclamo. Ma il picco motivazionale non dura a lungo nel tempo. La motivazione ha un andamento ad onda, sale e scende. Appena passa abbiamo meno spinta a rifarlo. Non possiamo affidarci solo alla motivazione per cambiare, serve anche abilità e costanza.

Sogna in grande, guarda al meglio, visualizza il futuro. Definisci l’obiettivo. Ma attenzione a non confondere l’obiettivo con il comportamento. Un comportamento è qualcosa che puoi fare subito o in un altro momento quando lo ritieni utile.

Non puoi raggiungere in tuo obiettivo nel momento in cui lo identifichi, di punto in bianco. Gli obiettivi si possono realizzare con il tempo e compiendo azioni specifiche.

“Ho fatto una promessa ai miei genitori, liberare questa città dal male che stroncò le loro vite. Non importa a cosa assomigli questo male o come si presenti. Io credo che un giorno riuscirò a mantenere questa premessa. Devo. Io credo in Batman.” Batman

Il primo passo? Chiarire l'aspirazione

Prima di qualunque obiettivo c’è l’ispirazione, chiarisci quali sono le tue, cosa raccontano di te, quali risultati vuoi ottenere.

Chiarirle ti aiuta a far luce sul futuro che vuoi e pianificare meglio.

Scegli una tua aspirazione, cerca la maggior parte di azioni e comportamenti possibili, specifici e utili per realizzarla. Non si tratta ancora di decidere, si tratta solo di esplorare le alternative. Sentiti libero di elencare tutti quelli che ti vengono in mente e di esplorarne di ogni genere e tipo. Lascia libera la tua immaginazione.

Individua comportamenti specifici

È tempo adesso di cambiare registro e adottare una prospettiva più concreta. Scegli un comportamento specifico ed efficace che vada bene per te attraverso un approccio che non lasci spazio all’improvvisazione. Qualunque sia il cambiamento che desideri seleziona comportamenti su misura per te.

Per definire un comportamento efficace, ti propongo 3 criteri:

  • impatto: serve a realizzare il tuo obiettivo
  • motivazione: ti piace
  • abilità: hai la capacità di agirlo

 

In questa fase utilizzerai la nuvola di comportamenti che hai preparato nel passaggio precedente per selezionare i due o tre specifici da adottare e mettere da parte tutti gli altri.

 

“Nessuno può farti fare qualcosa che tu non voglia fare”. Batman

La nuvola dei comportamenti

Disegna una nuvola e scrivi al centro la tua aspirazione, scrivi tutt’introno i comportamenti possibili che puoi realizzare.

Immagina di avere una bacchetta magica e potessi adottare qualsiasi comportamento desideri, cosa faresti per realizzare la tua aspirazione?

  • Quali azioni puntuali vuoi fare?
  • Quali nuove abitudini vuoi acquisire?
  • Quale abitudine vuoi lasciar andare?

 

Ad ogni risposta chiediti “e poi?” e prosegui. Se sei a corpo di idee, chiedi alle persone intorno a te per avere dei suggerimenti, i tuoi amici, i tuoi figli, i tuoi collaboratori…

Vedrai che se pur incoraggiato a sfoderare i superpoteri, opterai per comportamenti più pratici. Ancora una volta, niente aereo supersonico.

 

Alla fine, ti ritroverai con una nuvola di comportamenti assurdi, geniali, semplici, sorprendenti. Questa fase operativa ti aiuta a renderti conto che esistono mille modi diversi di realizzare la tua aspirazione. Più sono numerosi e diversificati e migliori saranno i risultati nella fase successiva.

Rileggili e concediti di sognare a occhi aperti. Non ti preoccupare se alcuni ti sembrano poco realistici. Essere creativi può essere divertente adesso e utile in seguito.

A questo punto, riponi la tua bacchetta magica, riprendi i comportamenti e cerca di renderli più specifici, aggiungendo tutti i dettagli che ritieni.

Attenzione all’impulsività. Prendere scelte impulsive e non ponderate potrebbe significare non soffermarsi abbastanza a domandarsi se è davvero realistico per il proprio modo di vivere. Pensi ad una certa cosa, individui un comportamento possibile e non ti chiedi se richiede uno sforzo troppo grande, un cambiamento troppo radicale o se è davvero praticabile.

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La realizzazione di questo futuro richiede lo sviluppo di competenze professionali e interpersonali che permettano di essere i leader di domani.

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Luigi Poto
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Con questo blog voglio parlare al “potenziale” che è dentro di te: il lavoro che svolgo ha lo scopo di supportarti, di stimolarti e, allo stesso tempo, di darti uno schiaffo sulla faccia. Uno schiaffo che sappia di cura, di gentilezza, di cambiamento. Uno schiaffo che sappia di risveglio. Come quando la mattina apri gli occhi e inizi a guardare il mondo intorno a te e dentro di te con nuovi occhi.

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